Venerdì, 24 Agosto 2012 20:20

Mizzica

Imprecazione abortita dovuta a manifestazione di meraviglia e/o stupore espressa in luoghi non consoni per il turpiloquio, come la chiesa o davanti a dei bambini, utilizzato come eufemismo di altro termine più adatto a esprimere la propria reazione e che fa riferimento nemmeno tanto sottilmente ad organo riproduttivo maschile. Infatti la prima vocale "I" viene prolungata sinché uno dei neuroni fa scattare un meccanismo di autocensura costringendo le corde vocali ad abortire il "nchia" in favore del più moderato "zzica"